Abbiamo appena ascoltato la Parola di Dio. Oggi, nella seconda Domenica d’Avvento, la divina Parola
ricorda che Dio viene; viene come portatore e operatore di salvezza per tutti. Il messaggio che ogni Avvento accompagna la
venuta di Cristo parla di pace e riconciliazione; parla anche di salvezza. Nella liturgia d’oggi, “salvezza” significa
rompere tutte le barriere, uscire da sé per incontrare gli altri e aprire il loro cuore alla rivelazione.
Il sacerdozio esige la missione d’essere un operatore e portatore di salvezza per tutti. Ieri sera, fra Carlo Frau, è
stato ordinato sacerdote dall’Arcivescovo di Cagliari Mons. Mani; oggi fra Carlo inizia il suo ministero pastorale nella
chiesa parrocchiale di Sinnai, la sua patria natale, in mezzo alla famiglia e agli amici sardi. Oggi Carlo Frau inizia il
suo ministero come sacerdote cappuccino chiamato a continuare e a proseguire l’opera santificatrice di Cristo.
Adesso mi dirigo a te, parlo a te fra Carlo. Ricorda, confratello, che tu sei mandato per la forza della Parola divina a
rompere tutte le barriere, a uscire da te per incontrare gli altri. Come San Pio da Pietrelcina, San Leopoldo Mandic e
tanti altri santi del nostro ordine cappuccino, tu devi aprire il cuore dei fedeli alla rivelazione e alla misericordia
di Dio.
Ricordati, fra Carlo, che sei stato scelto fra gli uomini per lavorare in favore di tutti; scelto per esercitare il
ministero della sacra dottrina, e per questo tu devi, prima di tutto, fare della Parola di Dio l’oggetto della tua
continua riflessione, e come dice il rituale della sacra ordinazione: “credete sempre quel che leggete, insegnate quel
che credete, realizzate nella vita sacerdotale quel che insegnate”, senza cessare mai di tenere lo sguardo rivolto a Cristo,
Pastore buono, unico e Sommo Sacerdote, che è venuto non per essere servito, ma per servire, e per cercare e salvare quelli
che si erano perduti e smarriti.
Ricordati, Carlo, parlo a te e a tutti i sacerdoti presenti nella celebrazione, che la preghiera davanti alla Santa
Eucaristia è un modo prezioso per intensificare il frutto del ministero sacerdotale, soprattutto per manifestare davanti
all’adorazione eucaristica la gratitudine al Signore che ti ha comunicato, ci ha comunicato, la sua vita. Ed anche,
fra Carlo, la devozione a Maria, Madre della Chiesa e Madre dei sacerdoti, ti insegnerà ogni giorno nella preghiera del
Rosario che, entrare nel mistero di Cristo attraverso il sacerdozio, meditando uniti a Maria, la vita di Gesù, è mettersi
a servire e amare. Maria Santissima, nella sua vita ha avanzato nel cammino della fede, della dedizione, dell’obbedienza,
dell’amore e della speranza. Maria insegna al sacerdote, principalmente al sacerdote francescano-cappuccino, che bisogna
agire piuttosto che parlare, preferire l’opera umile, l’opera più adeguata alla minorità francescana nella radicalità
serafico-cappuccina che implica,sempre, mettersi al servizio in un continuo esercizio di impegno per gli altri, di
ininterrotta apertura all’amore nel servizio sacerdotale. Fra Carlo, l’efficacia del ministero sacerdotale viene
condizionata dall’autenticità e dalla fedeltà con cui lo vivrai ogni giorno. Ciò che farai in quanto sacerdote cappuccino
è parte integrante della tua vita spirituale, ed è determinante anche per la tua santificazione. E’ necessaria la
santificazione del tempo per compiere l’azione che edifica la comunità, cioè la liturgia santa, santissima.
Siamo nel tempo prezioso dell’Avvento. Quando il tempo nella vita del sacerdote cappuccino appare senza "Adventus," in "un
aeternum continum" dell’attivismo pastorale, senza novità essenziali, allora questo è un tempo che semplicemente si lascia
passare senza viverlo in un modo devoto e cosciente della venuta del Signore, allora non c’è memoria, né capacità di
ascoltare la Parola di Dio.
Carlo, la preghiera del mattino decide la giornata! Il predicatore cappuccino non deve semplicemente vivere assiduamente
la Parola di Dio, e dunque pregare prima di annunciarla, ma anche, come Francesco e Domenico, predicare in modo da
suscitare la preghiera: predicare affinché la gente preghi. Dal rapporto con la Parola di Dio, l’adorazione eucaristica,
la devozione filiale alla Madonna Santissima e ai santi, dipende dunque la vita spirituale e l’identità del sacerdote
cappuccino, e principalmente l’efficacia del ministero sacerdotale. Carlo, e carissimi confratelli sacerdoti, con
l’incarnazione di Gesù Cristo, e dopo la sua morte e risurrezione, è aperta una nuova dimensione del nostro servizio
sacerdotale, quella a favore dell’umanità. Il nostro sacerdozio a favore dell’umanità, si inserisce pienamente nel
sacerdozio di Gesù Cristo, giacché il sacerdote-ministro è il canale privilegiato, attraverso il quale il popolo di Dio
viene costantemente riportato a Gesù Cristo e immerso nel sacrificio eucaristico. Come il Buon Pastore ha offerto la
propria vita al Padre per le pecore, così il sacerdote offre la propria vita a Cristo per le pecore. Si unisce al
Sacrificio dell’altare per mezzo del Cuore Immacolato di Maria. Offre se stesso per il popolo, ed offre il popolo al
Padre, per mezzo di Gesù Cristo, nella Spirito Santo. Carlo, il sacerdote deve pienamente sottomettersi a Cristo, così
come Gesù si sottomise pienamente al Padre. La celebrazione eucaristica, la Santa Messa, profondamente vissuta dal
sacerdote e dal popolo, è il mezzo di ricapitolazione in Cristo dell’intera creazione.
Oggi preghiamo per Carlo Frau, per la fecondità del suo ministero sacerdotale e domandando a Dio vocazioni alla vita
religiosa, alla vita cappuccina, e prioritariamente al sacerdozio, perché è necessaria alla Chiesa l’attività di santi
e zelati sacerdoti.
Cari amici, nella prima messa di fra Carlo, accogliamo l’invito di San Francesco e mettiamoci alla scuola del Divino
Maestro; ascoltiamo la sua Parola di vita e di verità, che risuona nell’intimo della nostra anima. Purifichiamo i nostri
pensieri e le nostre azioni, affinché Cristo possa abitare in noi, e possiamo percepire, ascoltare la sua voce divina che
ci attrae verso la verità, verso la vera felicità.
Preghiamo insieme:
Padre Nostro: dacci santi sacerdoti affinché sia santificato il tuo Nome.
Dacci, Padre Nostro, santi sacerdoti affinché venga il tuo Regno.
Dacci santi sacerdoti affinché la tua Volontà sia fatta nella terra come
in cielo.
Dacci santi sacerdoti per donarci il Pane di vita nell’Eucaristia.
Dacci santi sacerdoti per assolvere le nostre colpe.
Dacci, infine, santi sacerdoti, affinché ci aiutino a superare le tentazioni
della vita e loro e noi libera da ogni male.
Amen
Santa Maria, Madre di Cristo e Madre della Chiesa, aiuta fra Carlo nel suo ministero sacerdotale, e ottienici santi
sacerdoti per avere l’aiuto del Signore, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Auguri, fra Carlo!
Fra Valentí Serra de Manresa, OFMcap.